Archivio mensile:ottobre 2022

PROROGATA DATA DI SCADENZA AL 30 NOVEMBRE 2022!


PROROGATA SCADENZA AL30 NOVEMBRE 2022

Una buona notizia per chi si sta affrettando a consegnare le proprie opere: il Comitato organizzatore del Premio Vitulivaria, tenendo conto delle numerose richieste pervenute, ha ritenuto opportuno concedere una proroga alla data di scadenza, inizialmente stabilita per il giorno 30 ottobre, fissando al 30 novembre 2022 il termine ultimo per consegnare i propri lavori.
In seguito a tale data avranno subito inizio i lavori di valutazione degli elaborati pervenuti.
Non ci resta che augurare a tutti BUONA SCRITTURA!

PROROGA Premio

GLI AUTORI DI VITULIVARIA: Ornella Gatti-“Se lo sguardo è da un oblò”- Menzione d’onore-Finalista


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“Gli Autori di Vitulivaria”

ORNELLA GATTI di Roma
 “Se lo sguardo è da un oblò”
(Ed. Del Faro, 2020)

Menzione d’onore –  Finalista

ornella gatti

Lampare 

Tra le ombre che si specchiano

in un mare di velluto blu,

laggiù, al limite del mio sguardo,

una lampara procede lenta,

tracciando la rotta

in una scia di spuma bianca.

Il pescatore di vedetta

scruta lontano,

tra stelle danzanti e nastri d’argento,

la virata in picchiata di un gabbiano.

Solo, in un mondo

senza pensieri e senza parole,

nella carezza dolce del vento

lieve un sussurro svela l’incanto.

Ho visto più di quanto pensavo

di poter vedere…

Ho amato più di quanto credevo

di poter amare…porthole-1978608_960_720

Commento critico: l’oblò diventa occasione per avere uno sguardo che ha un respiro universale.  L’oblò è un confine, ma nello stesso tempo, diventa la porta attraverso cui l’anima si apre al mondo. Incanto poetico che si percepisce nei versi ricchi di emozionanti coinvolgimenti.

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Ornella Gatti

autrice di Roma, ama la lettura e, soprattutto, il mare. Vive, infatti, su una barca a vela ormeggiata alla sponda del Tevere, nei pressi della foce e, quandoil tempo è mite, fugge vi ad assaporare il mare aperto Ha preso parte a vari concorsi letterari con poesie e racconti, pubblicando alcuni suoi scritti con diversi editori. Attraverso gli impulsi emotivi, il fascino della natura e le meraviglie del creato, la poetessa scopre la sensibilità dell’anima, il valore dello spirito e lo spessore della bellezza; descrive, quindi, le sue sensazioni in versi la cui pienezza elegiaca ci fa conoscere l’essenza di un’autrice che merita gli onori della cultura contemporanea.

Incontro con l’autore a cura di Maria Rosaria Teni

Ai fini della pubblicazione del suo libro all’interno della rivista culturale “Cultura Oltre” le sarebbe possibile allegare una sorta di presentazione sua, a mo’ di intervista in base a queste domande:

1 – come è nata la decisione di scrivere una silloge poetica?

L’idea era nella mente da diversi anni. La decisione è giunta nel lockdown conseguenza della pandemia. Il tempo e il silenzio sono stati i fattori che hanno determinato la decisione. Il tempo di rileggere fogli ingialliti gettati in un cassetto. Il silenzio assoluto che all’improvviso ci ha avvolto, ha destato emozioni assopite.

2 – una domanda, all’apparenza forse un po’ retorica, che cos’è la poesia per lei?

La poesia è un messaggio intimo che svela un’emozione. Svanisce nello stesso istante in cui si appunta sulla carta.

3- Chi è e perché scrive poesie e in quale occasione e a quale età ha scritto la sua prima poesia?

 Sono un granello di sabbia nell’universo che spesso sosta su uno scoglio a guardare. Alla linea d’orizzonte c’è l’infinito ha donare sensazioni. Coglierne anche piccole briciole generano emozione. Ho iniziato a scrivere nei primi anni di liceo, avevo 12 anni. I miei libri scolastici sono totalmente ricoperti di pensieri.

4 – Generalmente quando si scrive è anche per il bisogno di comunicare con gli altri, quasi si senta la necessità di inviare un messaggio. Qual è il messaggio che vuole comunicare attraverso i suoi scritti?

Più che un messaggio è un invito ad ognuno di noi ad arrivare in fondo, a un proprio personale accesso alla realtà dell’esistenza o alla sua dimensione onirica, in quanto ciascuno ha convinzioni diverse e quindi la visione della vita non può essere ridotta ad uno schema unico e generalizzato.

5 – Ci sono dei modelli culturali a cui fa riferimento nella sua scrittura? Ha in mente un poeta o scrittore che le piace in particolar modo e l’ha influenzata nello scrivere e nella ricerca stilistica?

Il Neoclassicismo per l’equilibrio e l’armonia dell’antichità, il Romanticismo per l’esaltazione dell’individuo nella sua emotività e fantasia e l’Ermetismo nella sua complessa riflessione interiore. Foscolo, in particolare, per il suo intendimento di vita come passione per grandi ideali quali la verità, giustizia, bellezza, libertà, amore, patria. In contrapposizione, Quasimodo, nel sentimento tragico e desolato della vita del nostro tempo, derivato proprio, dalla percezione del crollo degli ideali romantici e positivistici.

6 – Secondo la sua esperienza quale elemento distingue la poesia dalle altre forme di comunicazione mass-mediatiche e quali le caratteristiche che sono proprie della poesia e non si ritrovano in nessun altro tipo di linguaggio?

Per caratteristiche, le poesie tradizionali sono regolari: ogni verso ha lo stesso numero di sillabe, i versi sono raggruppati in strofe e la rima è sempre presente. Le poesie moderne sono irregolari, non obbediscono più alle regole della metrica e quindi sono spesso prive di rima, con numero di sillabe che cambia da verso a verso e le strofe sono spesso discontinue. In entrambe i casi, la poesia si distingue dagli altri linguaggi per la capacità a rivelare l’essenziale che è anche, ma non è solo sintesi; la parola “poetica” è creatrice di civiltà e cultura, non è un qualunque significante che rinvia a un significato, ma proprio quel significante che (per ritmo, melodia, sonorità) riesce a rappresentare e identificare meglio quel significato.

7- Che vuol dire, a parer suo, essere un poeta, oggi?

Il nostro mondo è veloce e la nostra vita deve restare al passo, in questa corsa perdiamo il senso profondo di ciò che ci circonda. Il compito del poeta e della poesia è tentare di portare alla luce l’invisibile, illuminare le zone d’ombra delle coscienze, indurre riflessioni. Ricordare che esiste anche qualcos’altro oltre la quotidianità. Il poeta, oggi, attraverso la parola ci rimette in contatto con l’anima, risvegliando emozioni assopite.

8-  perché secondo lei, un lettore dovrebbe leggere il suo libro e quali sono i punti fondamentali che restano impressi dopo la lettura?

L’acqua è l’elemento sempre presente, è purezza ed infinito. In quello spazio immenso, attraverso un oblò, che concede piccoli scorci ristretti di vita, si scava in se stessi senza distrazioni, mantenendo ferma l’attenzione sulla rotta predeterminata. (L’Oblò/Il Viaggio). Un itinerario di viaggio interiore che entra nella profondità dei grandi temi vitali e sociali (Soldati/In fondo al mare/La Malapianta) rompendo con convinzione verso le formalità, le frasi fatte, la routine della mente e del cuore, indagando in un mondo sotterraneo fatto di verità, realtà alternativa che rompa schemi e sicurezze e metta in discussione il destino. Una riflessione circa la nostra esistenza, il tempo che ci circonda (Frammenti), l’eterno cui tendiamo, chi siamo e che cosa siamo o non siamo destinati a fare. La vita, l’amore, la fede, la gioia, la sofferenza umana, è in definitiva il rapporto tra la vita e la morte. (La sedia a dondolo/ Ultimo sguardo). Un appello a sorreggere la propria anima dal crollo dei contorni.

Concludiamo questa bellissima conversazione con una domanda un po’ sui  generis: qual è la domanda che vorrebbe le fosse posta in una intervista o la cosa   che mai nessuno le chiede?

Chi è il Misero Uomo descritto nel libro? L’uomo che tradisce se stesso ancor prima degli altri, negando la verità. L’uomo che mistifica e mente, sorretto da arroganza e presunzione non è solo misero, merita il nostro più totale disprezzo. Certamente il mio!

Se ha altro da aggiungere, per fare in modo che il suo lavoro sia conosciuto sempre meglio, può farlo a suo piacimento. 

Se lo sguardo è da un oblò, è il mio diario di bordo. Mio il vissuto, le sensazioni, la straordinarietà dell’universo e degli eventi che hanno mosso la mia riflessione. Ho avuto modo di constatare in diverse occasioni, in particolare tra gli studenti, che la comunicazione, scevra da sovrapposizioni etiche, inutili e fuorvianti, colpisce intensamente il loro interesse, permettendogli di riconoscere e identificare se stessi, in alcune mie composizioni. Il dialogo apertosi, sullo spunto dei miei scritti, ha rivelato la loro profondità interiore e  la loro capacità di riflessione. Straordinario  l’illuminarsi  di tanti sentimenti diversi tra loro, che sebbene radicati, spesso sono soffocati da un linguaggio mediatico eccessivamente condizionante.

 

Novità del Premio Vitulivaria 2022/2023


In vista della scadenza, ormai imminente, mi sembra opportuno continuare a parlare del nostro concorso e delle innovazioni che abbiamo introdotto sin dalla sesta edizione e che stanno dando risultati eccellenti e significativi. Abbiamo anticipato, nelle pagine precedenti, le due grandi novità con cui si è presentato il Premio nelle ultime edizioni e che riguardano soprattutto l’introduzione di una sezione D) dedicata a libri di poesia edita e l’apertura ai giovani UNDER 20 i quali potranno cimentarsi in tutti le sezioni (eccetto la D). Come abbiamo avuto modo di spiegare in altri articoli, si è pensato ai libri editi per aprire un collegamento ancora più profondo con i poeti che, dopo la pubblicazione della loro opera, vedono la possibilità di allargare il loro pubblico. Spesso, dopo una prima fase di fervore e lancio, i poeti si trovano a non avere altre risorse affinché la propria opera venga divulgata sul territorio nazionale. Per questo motivo, si è deciso che i libri di poesia, partecipanti al Premio Vitulivaria, anche per la Settima edizione avranno uno spazio dedicato all’interno della rivista culturale Cultura Oltre, dove sarà inserita la copertina del libro, una frase significativa estratta dall’ opera e  il contatto o sito da collegare direttamente all’autore per permettere un ulteriore approfondimento sull’opera pubblicata. Il Premio letterario “Vitulivaria- memorial Gerardo Teni”, dalla sesta edizione, si avvale della collaborazione e del sostegno della rivista culturale online “Cultura Oltre 14” e del  canale YouTube Cultura Oltre. Importante si sta rivelando  la sezione UNDER 20, dedicata ai ragazzi che abbiano il desiderio di mettersi in gioco in un mondo di versi e di emozioni, partecipando liberamente e consapevolmente sull’onda dei sentimenti che animano gli adolescenti e il loro vissuto a volte sottaciuto. Leggere le poesie dei futuri uomini e donne che domani saranno testimoni della storia è sinceramente un valido insegnamento! Un grande in bocca al lupo dunque ai giovani poeti che entreranno nel mondo poetico e letterario di Vitulivaria.

Relativamente alle norme di valutazione adottate dalle due diverse Giurie (Poesia e Narrativa), i cui nomi saranno presentati alla scadenza del concorso, vorrei soffermarmi sull’approfondimento delle regole che saranno utilizzate dal comitato giudicante, prendendo in considerazione quelli che saranno i criteri da utilizzare per valutare il libro di poesia, muovendosi tra criteri oggettivi e criteri soggettivi, tenendo conto innanzitutto delle caratteristiche del testo esaminato. Ci sono testi in cui prevale la sperimentazione, a volte molto interessante, sia formale che linguistica,  anche con la presenza di sperimentazione poetica plurilingue; a volte, invece, in alcune sillogi, molto interessanti, prevale l’aspetto contenutistico e assume maggiore risonanza la sfera emotiva. Alla luce di ciò, dunque, bisogna approcciarsi tenendo conto dei due aspetti proposti: secondo dei criteri puramente oggettivi, è necessario verificare la presenza di caratteristiche non condizionate da variabilità come l’analisi formale/informale (struttura metrica, ritmica e sintattica, tipo di versi, di rime) e l’analisi stilistica (lessico, figure retoriche: metafore, similitudini, anafore…), punti di riferimento imprescindibili del processo valutativo. Contemporaneamente, è ovvio che nella lettura di un testo intervengano anche elementi legati alla sfera soggettiva, che risentono di una visione personale e che sono inevitabilmente legati al carattere o a un modo di pensare. Sotto questo aspetto, è fondamentale individuare il tratto di originalità del contenuto presente nella silloge, l’attenzione da porre, attraverso un’analisi tematica (emozioni, immagini, messaggi evocati dal testo) per determinare l’efficacia e la validità del messaggio e la capacità di lasciare il segno a lettura conclusa, riflettendo sulle emozioni complessive suscitate dall’opera. Sono questi, brevi accenni relativi a quello che sarà il lavoro della commissione giudicante, che riporrà sempre la massima stima  e  rispetto  nei confronti degli autori partecipanti, ponendo la massima cura e attenzione nei confronti delle opere presentate. Non posso che concludere per il momento  augurandomi che il Premio Vitulivaria possa continuare a essere considerato un premio impostato su principi di assoluta correttezza e serietà.

Buona scrittura!

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“In racconti e in versi” su “quiSalento” di ottobre


Quando parlo di poesia non la penso come un genere. La poesia è una consapevolezza del mondo, un modo particolare di rapportarsi alla realtà. Con la poesia si è capaci di andare oltre i limiti di una logica coerente, e di trasmettere la profonda complessità e verità delle connessioni impalpabili e dei fenomeni nascosti della vita.
(Andrei Tarkovskij – da “Scolpire il tempo”)

Ho scelto una riflessione di Tarkovskij per continuare a parlare di poesia e della sua imprescindibile importanza nella vita di ogni essere umano. Il regista porta avanti, da sempre,  un cinema di poesia  con immancabili  riferimenti alla poesia giapponese haiku, che rappresenta una delle sue principali fonti d’ispirazione per il modo in cui questa riesce a rendere “l’irripetibilità dell’istante afferrato e fermato che cade dall’eternità”.
Rendere la poesia compagna della quotidianità è diventato uno degli scopi del nostro concorso che, a ogni edizione, assegna un tema che abbia a che fare con ciò che fa parte della nostra vita, con ciò che ci circonda e che ci avvolge. Questa edizione – la settima – punta a evidenziare la bellezza che, fondamentalmente, è sotto gli occhi di tutti, soprattutto di  coloro che riscono a coglierla e ad apprezzarla e prende spunto da una frase di Khalil Gibran“La bellezza è l’eternità che si guarda allo specchio e noi siamo l’eternità e lo specchio”.

Anche per la Settima edizione il Premio Vitulivaria si avvale della preziosa collaborazione di “quiSalento”, periodico mensile di eventi, turismo, cultura, tradizioni e attualità che nel nel mese di ottobre ha dedicato uno spazio al nostro premio, pubblicando un  articolo che ha raccontato la nuova edizione 2022/2023. Un ringraziamento, dunque, va a Dario Quarta, Direttore responsabile di “quiSalento”, che continua a dare valore al nostro concorso e a tutta la redazione e aspettiamo le vostre opere!

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