Rispettando la cadenza biennale, torna il Premio letterario nazionale “Vitulivaria”, dedicato alla memoria di Gerardo Teni e aperto a poeti e scrittori, nonché a giovani studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.
Il concorso è cresciuto notevolmente nel corso degli ultimi anni e in questa edizione ha visto mutare il suo risvolto da territoriale a nazionale, acquistando un respiro più ampio anche a livello contenutistico con l’introduzione di un tema particolarmente sofisticato e impegnativo: La musica nel cuore” – la parola e la nota – linguaggio del cuore.
Citando la frase di Miguel Angel Asturias, poeta e narratore guatemalteco, nato a Città del Guatemala il 19 ottobre 1899, morto a Madrid il 9 giugno 1974, premio Nobel per la letteratura nel 1967, “La poesia è la memoria bagnata dalle lacrime. La musica è la memoria del mare”, si ha la percezione che sempre più al poeta e scrittore sia richiesto uno scavo interiore modellato sulle corde del proprio animo e della propria sensibilità. La parola e la nota, la musicalità dei versi o la poeticità di una melodia, ritmo e contrappunto: linguaggio del cuore.
Si pensi ai primi aedi che, accompagnati dalla cetra, allietavano i commensali nella Grecia classica o, in epoca medioevale, ai trovatori francesi per giungere ai libretti d’opera del melodramma. Per andare ai nostri giorni, si pensi ancora ai cantautori del ‘900 che hanno raggiunto alti livelli lirici anche nella poesia come Leonard Cohen, Bob Dylan, Gianmaria Testa, Guccini, De André, Brassens e via discorrendo, autori di ballate di grande contenuto letterario. Introdurre un tema così originale in un Premio letterario induce a cimentarsi con più generi artistici e a misurare la propria sensibilità su diversi livelli di composizione. Non mi resta dunque che augurare, e augurarmi, un rinnovato successo di “Vitulivaria” e una stimolante ed entusiasmante partecipazione.
Maria Rosaria Teni
Presidente del Premio “Vitulivaria”